L'importanza della fiscalità degli strumenti finanziari nella gestione del PTF
di Simone Viarengo | pubblicato il 29 dicembre 2022
TASSAZIONE, ALIQUOTE E COMPENSAZIONI
DEFINIZIONE DI CAPITAL GAIN E LOSS (PLUS E MINUS VALENZE)
Con il termine Capital Gain ( PLUS VALENZA) o guadagno in conto capitale si identifica la differenza, solo nel caso in cui risulti positiva, tra il prezzo di vendita/rimborso di uno strumento finanziario e il suo prezzo di acquisto/sottoscrizione.
Si ha dunque un Capital Gain o una Plusvalenza quando si vende l’azione , o altri strumenti finanziari ad un prezzo superiore a quello di acquisto. Tale misura costituisce soltanto una parte del rendimento totale di un investimento poiché non considera l'eventuale percezione di frutti periodici (i dividendi) che vengono tassati al momento della realizzazione.
Con Capital Loss (MINUS VALENZA) viceversa si identifica la differenza solo nel caso in cui la stessa sia negativa, tra il prezzo medio di acquisto ed il prezzo di vendita dello stesso. Tale valore viene accantonato nello "Zainetto Fiscale". Tale differenza negativa rimane accantonata e disponibile per eventuali compensazioni per un periodo di 4 anni fiscale.
IMPORTANTE: se uno strumento generale una minus il 1/1 o il 31/12 dello stesso anno, avranno comunque la stessa scadenza."
TASSAZIONE DEGLI STRUMENTI (ALIQUOTE E COMPESAZIONI)
In Italia il Decreto Legge n. 66 del 24/04/2014 (decreto del Governo Renzi conosciuto anche con il nome IRPEF-spending review) ha sancito l'innalzamento dal 20% al 26% dell'aliquota sul Capital Gain, ovvero sugli interessi e sui guadagni di natura finanziaria. La legge è entrata in vigore a partire dal 1° luglio 2014.
Il guadagno o la perdita su ogni operazione di vendita vengono calcolati sottraendo dal prezzo di vendita, al netto delle commissioni, il prezzo di acquisto (prezzo di carico o fiscale) comprensivo delle stesse. Quando un titolo azionario viene comprato in più tranche viene calcolato un prezzo medio in base alla media dei prezzi di ogni operazione d’acquisto, ponderata con le quantità.
Quando in un solo giorno vengono effettuate più operazioni sia di acquisto che di vendita il prezzo medio di acquisto/vendita viene calcolato come la media dei prezzi di ogni acquisto/vendita ponderata per le quantità acquistate/vendute. Avremo un Capital Gain in caso di differenza positiva tra i valori finali di vendita e di acquisto.
La tassazione del Capital Gain al 26% viene applicata anche ai dividendi che vengono staccati dalle singole azioni, così come agli Etf ed ai Fondi Comuni, con l'eccezione di quelli al cui interno siano contenuti titoli di Stato. In questo caso tale componente influisce nella tassazione finale per il 48,08%. Perché questa differenza? La spiegazione è semplice:
Il Capital Gain sui titoli di Stato, ovvero sui BOT, i BTP, i CCT e i CTZ, beneficia di una tassazione diversa, pari al 12,5%, allo stesso modo dei titoli emessi da enti pubblici come le regioni, le province ed i comuni, delle obbligazioni di organismi internazionali come la World Bank e la BEI e dei bond di stati esteri che fanno parte della così detta "white list",vale a dire la lista dei paesi con i quali è attuabile uno scambio di informazioni.
Nel caso in cui venga conseguita una minusvalenza è possibile utilizzarla per abbattere la tassazione di eventuali plusvalenze future, con le tempistiche prima riportate.
Attenzione, tuttavia, poiché non sempre è possibile recuperare le minusvalenze. Esistono infatti degli strumenti finanziari che non permettono di recuperarle, si tratta di quelli che, secondo il fisco italiano, generano i così detti “redditi di capitale” come ad esempio gli Etf, i fondi comuni di investimento, i dividendi delle azioni e le cedole delle obbligazioni. Le minusvalenze sono invece compensabili per gli strumenti che generano ”redditi diversi” ovvero azioni, obbligazioni, Etc, Etn, futures e certificates.
Una particolare attenzione va posta sui titoli "zero coupon" , alcuni possono pensare che essendo acquistati ad un prezzo di emissione e rimborsati ad un prezzo nominale, tale differenza possa essere utilizzata per la compensazione (errore tipico), la tassazione di uno zero coupon è completamente reddito da capitale in condizioni di mercato stabile. Esso non genera un reddito di natura compensabile per la nostra normativa, essa non si basa solo sul prezzo di mercato del titolo, ma anche sul valore teorico del titolo calcolato in base all’evoluzione nel tempo del suo “scarto di emissione” cioè dello sconto rispetto al valore nominale di rimborso (pari a 100) che viene offerto a chi compra obbligazioni zero coupon per invogliarlo a fare l’acquisto.
Di seguito una tabella riassuntiva fonte "BORSA ITALIANA"
L'IMPORTANZA DELLA PIANIFICAZIONE FISCALE IN PORTAFOGLIO
Adesso che abbiamo evidenziato nelle macro aree la tassazione degli strumenti possiamo capire come anche a seguito di ribilanciamenti periodici o cambio di strumenti nel PTF si possano generare plus e minus su diversi strumenti.
L'attenzione va posta sul non sprecare eventuali minus, essendo a tutti gli effetti un cassetto dove attingere per non consolidare definitivamente una perdita.
Esistono sul mercato anche strumenti che replicano indici di mercato come S&P 500, Eurostoxx 50, FTSE MIB ecc.. ecc., oppure indici proprietari degli emittenti. Tali certificati prendono il nome di "tracker".
Tali strumenti insieme a obbligazioni, ETC, ecc possono essere utilizzati allo scopo di compensazione in una corretta asset allocation di PTF, sempre pianificata in seguito all'analisi delle esigenze dell'investitore.
A disposizione per eventuali approfondimenti